Alcune categorie di tubi flessibili

Alcune categorie di tubi flessibili

TUBI VENTILAZIONE, DEPOLVERIZZAZIONE, AERAZIONE E CONDIZIONAMENTO

Categorie di tubi flessibili: sono tubazioni leggere e molto flessibili realizzate con tessuti tecnici (tessuti in poliestere o fibra di vetro o Nomex/Kevlar, spalmati PVC, PP/EPDM, Neoprene o Silicone, solo per fare degli esempi) o semplici sfogliati di PVC plastificato o Poliuretano, alimentari e/o antistatici, accoppiati a una spirale in filo di acciaio armonico attaccata o incorporata.

Possono essere anche coibentati esternamente e/o internamente per usi civili e industriali o nei settori navale e aerospaziale.
Variamente e grandemente utilizzati per il condizionamento, la refrigerazione, l’aerazione di strutture civili, ed ovunque ci sia da gestire con strutture flessibili il convogliamento o trasporto in mandata o in pressione di aria, gas, fumi, vapori ecc.

Tutto questo anche in presenza di condizioni operative critiche: a temperature elevate, in presenza di vapori corrosivi o gas tossici, anche mantenendo separate e inalterate le condizioni di temperatura del fluido dall’ambiente con opportune coibentazioni;
oppure per il trasferimento di granaglie, prodotti secchi o farine nell’industria alimentare, aspirazione trucioli nelle officine, o refili di lavorazione nell’industria della carta, schegge nell’industria del legno, pulviscolo negli impianti di depolverizzazione, aria ad elevata temperatura in forni o motori, o usati in impianti di trasporto pneumatico, di riscaldamento, di condizionamento, di ventilazione, di aspirazione fumi di saldatura.

Usati anche come connessioni flessibili di collegamento in impianti rigidi quali punti di sfogo delle dilatazioni termiche e assorbimento vibrazioni. Con la stessa metodologia di costruzione si realizzano anche le tubazioni per i percorsi di agility cinofila.

TUBI CUCITI E TUBI CLIPPATI

Di questa categoria fanno parte anche tubi cuciti e tubi clippati, ovvero tubi realizzati in tessuti tecnici sempre più performanti, adatti, per esempio, ad impieghi a temperature altissime, anche prossime ai 1000 °C.

Sono realizzati a partire da tessuti altamente tecnici che, per essere assemblati, devono forzatamente venire cuciti con filati delle stesse fibre di cui sono costituiti.

Oppure con l’originale struttura ad elica esterna che aumenta, di fatto, la protezione dei tessuti all’eventuale sfregamento per strisciamento e conferisce a questo genere di tubo maggiore flessibilità e comprimibilità.

TUBI FLESSIBILI IN MATERIE PLASTICHE

Sono tubi sempre più usati grazie alle caratteristiche di leggerezza, flessibilità, resistenza alla corrosione, proprietà dielettriche, inerzia nei confronti di fluidi comuni come il gas a bassa pressione o l’acqua.
I materiali più utilizzati sono:

  •  PVC (policloruro di vinile)
  •  PE (polietilene)
  •  PEX (polietilene reticolabile)
  •  PP (polipropilene)
  •  PVDF (polivinildenfluoruro)

Per le loro proprietà ed economicità vengono impiegati nel trasporto di acque potabili o di scarico (acque reflue), liquidi alimentari, prodotti chimici. Alcuni di questi subiscono invecchiamento se esposti alla luce solare.

Uno dei fattori limite nell’uso di questi tubi è la temperatura: oltre certi valori si passa a considerare per la stessa applicazione l’uso di tubi in gomma. Se sottoposti ad ampie variazioni di temperatura subiscono allungamenti o accorciamenti (alti coefficienti di dilatazione lineare di alcune materie plastiche) o rammollimento, a discapito delle prestazioni operative.

Moderne tecnologie di produzione permettono la creazione di tubi flessibili in gomma con sottostrati in materiale plastico (quello a contatto col fluido interno), per avere, in un unico prodotto, le migliori caratteristiche di entrambe le soluzioni.

TUBI FLESSIBILI IN ACCIAIO PER IMPIEGHI IN PRESSIONE (Classificazione PED)

I tubi metallici per impieghi in pressione a norma “PED” non costituiscono una tipologia particolare di tubi, ma determinano, in funzione del tipo di fluido convogliato (pericolosità), delle dimensioni del tubo (massa di fluido contenuta) e della pressione di esercizio, l’adozione o meno di regole e di certificazioni specifiche aggiuntive.

Queste riguardano la qualità del materiale usato per la tubazione, la compilazione (in carico al produttore) di documenti di lavorazione con identità e qualifica degli operatori che hanno eseguito le lavorazioni significative sulla tubazione (ad esempio le saldature) e, nell’ambito dell’utilizzo, le ispezioni periodiche certificate del manufatto nel tempo (ad esempio rilevamento di eventuali corrosioni) secondo i regolamenti applicativi.

La PED disciplina la progettazione, la costruzione, l’equipaggiamento e l’installazione in sicurezza di apparecchi in pressione. Di conseguenza, la tubazione in acciaio per questi impieghi è completamente assimilata ad un “impianto in pressione”, come una caldaia o un serbatoio pressurizzato.

L’applicazione della normativa prevede diversi livelli (Categorie o Classi) di certificazione in funzione del fluido convogliato, del diametro, e della pressione che ricorre.

La normativa inoltre determina le condizioni che non sono soggette alla propria applicazione (tubazione non classificata).